AMIANTO: PROBLEMATICHE AMBIENTALI, RISCHI SANITARI E ASPETTI TECNICI
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Course Code462272
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From date16/10/2025
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To date16/10/2025
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Duration7 hours
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Formative credits7
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Basic entry feeFree Enrollement
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Training typologyResidential trainingCME
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LocationBRINDISI BR SALONE AUTORITÀ PORTUALE - P.ZZA VITTORIO EMANUELE II, 7
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Reference training objectiveGuidelines - protocols - procedures
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Educational contextClassic residential training (1-200 participants)
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Course categoryEVENTI RESIDENZIALI
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PREMESSA
Il nostro Paese è stato, dal secondo dopoguerra fino al bando dell’amianto avvenuto nel 1992, uno dei maggiori produttori e utilizzatori di amianto, con un consumo di oltre 3,5 milioni di tonnellate in questo arco di tempo. Le utilizzazioni hanno riguardato un amplissimo spettro di attività industriali, dalla cantieristica navale all’edilizia. Pur essendo la normativa italiana in tema di amianto tra le più avanzate in Europa e nel mondo, anticipando per alcuni versi le indicazioni della Direttiva 2009/148/CE, ancora oggi, a distanza di vent’anni dall’emanazione della Legge 27 marzo 1992, n. 257 che stabilisce la cessazione dell’impiego dell’amianto (divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione, produzione di amianto e di prodotti che lo contengono), sono tuttavia ancora presenti sul territorio nazionale diversi milioni di tonnellate di materiali compatti contenenti tale sostanza e molte tonnellate di amianto friabile in numerosi siti contaminati, di tipo industriale e non, tanto pubblici quanto privati.
Tra i principali interventi normativi, tecnici e sanitari effettuati nel nostro Paese si ricordano:
1.implementazione di una mappa nazionale dei siti contaminati da amianto e realizzazione di opere di bonifica sul territorio nazionale;
2.attivazione di un piano di sorveglianza epidemiologica nazionale della mortalità per mesotelioma negli 8.000 comuni italiani;
3.attivazione dal 2002 del Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM) che rappresenta uno dei più avanzati sistemi di sorveglianza epidemiologica attiva in questo settore, con oltre 30mila casi censiti;
4.operatività dal 2008 del Programma nazionale di qualificazione per i laboratori che eseguono le analisi per la determinazione dell’amianto su tutto il territorio nazionale;
5.attuazione della Legge 257 del 27 marzo 1992, realizzata attraverso una serie di decreti applicativi scaturiti dal lavoro della “Commissione per la valutazione dei problemi ambientali e dei rischi sanitari connessi all’impiego dell’amianto” istituita in esecuzione dell’articolo 4 della medesima Legge presso il Ministero della salute.
I Decreti ministeriali (n.7), applicativi della Legge 257 del 27 marzo 1992, sono di seguito elencati:
1)edifici pubblici (DM 6 settembre 1994)
2)veicoli rotabili (DM 26 ottobre 1995)
3)siti industriali dismessi (DM 14 maggio 1996)
a)unità prefabbricate (DM 14 maggio 1996)
b)condotte e cassoni per acque potabili e non (DM 14 maggio 1996)
c)classificazione e uso delle “Pietre Verdi” (DM 14 maggio 1996)
d)requisiti minimi dei laboratori e metodologie analitiche (DM 14 maggio 1996)
4)parametri per l’omologazione dei materiali sostitutivi (DM 12 febbraio 1997)
5)partecipazione dei laboratori ai programmi di qualità (DM 7 luglio 1997)
6)trasporto, messa in discarica e/o trasformazione dei rifiuti (DM 13 marzo 2003 - DM 29 luglio 2004)
7)unità navali o equipollenti (DM 20 agosto 1999 - rett. DM 25 luglio 2001)
a)coprenti per amianto-cemento (inglobanti e incapsulanti) (DM 20 agosto 1999 - rett. DM 25 luglio 2001)
b)dispositivi di protezione individuali (DM 20 agosto 1999 - rett. DM 25 luglio 2001)
Il ruolo dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale) nella tematica amianto è principalmente quello di presidio della componente ambientale e di supporto tecnico-scientifico agli Enti competenti.
In particolare, su richiesta degli Enti Pubblici e dell’Autorità Giudiziaria, per le attività ispettive inerenti le problematiche legate alla presenza di amianto in rifiuti, coperture e siti dismessi, ARPA opera attraverso i Servizi di Tutela e Vigilanza, presenti sui diversi territori provinciali.
Il Servizio di Tutela e Vigilanza interviene, inoltre, a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e di altre Istituzioni Pubbliche o Autorità Giudiziarie per le attività nei siti in cui si debbano eseguire lavori di bonifica da amianto o in cui se ne sospetti la presenza.
Presso il Dipartimento di Brindisi è presente il Laboratorio Amianto che dispone di personale ad elevata professionalità con specifiche competenze tecnico-giuridiche e di completa strumentazione analitica. Esso opera a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e di altre pubbliche istituzioni con competenze in campo sanitario ed ambientale per tutte le problematiche legate alla presenza di amianto.
In particolare, il personale specializzato del Dipartimento di Brindisi effettua:
·sopralluoghi per la verifica dello stato di conservazione dell’amianto negli edifici a seguito di richiesta da parte degli Enti Pubblici e/o A.G. oppure a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL o della Polizia Locale;
·analisi di laboratorio quali-quantitative sulle matrici in cui l’amianto può essere presente (aria, acqua, suolo, rifiuti, manufatti, etc.);
·campionamenti ed analisi finalizzati alla restituibilità di ambienti bonificati ex D.M. 06/9/94 su richiesta dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL;
·indagini ambientali ed analisi su richiesta di Enti Pubblici e/o A.G. in siti “critici” in cui è stata riscontrata la presenza di amianto.
Il DAP di Brindisi di ARPA Puglia è stato indicato dal Ministero della Salute come struttura di Riferimento Regionale per la Qualificazione dei laboratori che effettuano attività analitiche sull’amianto.
A livello Regionale ad ogni struttura di Riferimento è stato affidato il compito delle verifiche presso i laboratori pubblici e privati che intendono qualificarsi e dell’attuazione dei circuiti interlaboratorio previsti dal Programma di qualificazione.
Scientific Managers
musolino vincenzo
Teachers
musolino vincenzo
Speaker
termite stefano
Speaker
